Dal sanscrito 'Guru' è letteralmente ‘ colui che rimuove l’oscurità’, intesa come ignoranza (gu) con la luce della conoscenza (ru) ed in questo senso assume il ruolo di maestro spirituale (swami). La scelta di un insegnante yoga è sempre molto delicata, soprattutto in una pratica che coinvolge aspetti corporei, filosofici e presupposti morali importanti. Personalmente sempre cercato chi potesse risvegliare qualcosa che già era nelle mie possibilità, aiutandomi in quei salti che riescono a cambiarti profondamente, perchè non si procede mai in senso lineare. Ho sempre pensato che quindi il maestro non ti dia nulla che tu non possieda già, quasi fosse l’artefice del vero Guru, che è quel Sè profondo che è dentro di noi ed ogni tanto ha bisogno di un po’ di luce, ogni tanto di qualche bacchettata. Ogno vero maestro dice che lo yoga è un viaggio solitario, ma è così bello e utile trovare chi ti accompagna, facendoti scoprire la bellezza e la profondità del viaggio. Gurur Brahma, Gurur Visnu, Gurur devo Maheshwarah, Guruh saksat, parabrahma, tasmai sri Gurave namah Il Guru è Brahma (il creatore), segna anche l’inizio della nostra vita , Il Guru è Visnu (il preservatore), che è anche la durata stessa della nostra vita, Il Guru è Siva (Maheshwara, il più elevato degli dei) (Il dissolvitore), che è anche la fine della nostra vita. Il Guru è sakstat , oltre lo sguardo (guru interiore) ed anche chiaro, visibile (nella vita quotidiana), Il Guru è ParaBrahman, ovvero oltre gli dei stessi, A tale Sri (supremo) Guru io mi inchino Attraverso la pratica dello yoga impariamo ad ascoltare il nostro io profondo, o perlomeno ci poniamo nella condizione di ascolto. Se il suono è debole, per essere ascoltato necessita di silenzio ed attenzione.
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