Chakra : un modello per definire i plessi energetici del corpo
Chakra è un termine sanscrito che può essere tradotto come 'ruota o vortice' ad indicare un elemento in costante movimento. La teoria classica spiega il chakra come plesso energetico che nasce dall'intersezione fra i tre canali di scorrimento energetico principali, dette nadi : Ida e Pingala che si snodano partendo dalle narici sinistra e destra e Sushumna, l'asse centrale che coincide fisicamente con la colonna vertebrale e che è l'elemento in cui si può liberare la forma di energia primaria chiamata kundalini.
Questo modello viene generalmente riferito a 3 nadi principali ed a 7 intersezioni, corrispondenti appunto ai 7 chakra principali, ma è uno dei tanti modelli possibili. Alcuni testi parlano infatti di 72.000 nadi con relativi sistemi di chakra variabili da 5 a 25. Il sistema di sette è un modello valido perchè riassume in modo efficace i plessi più importanti del corpo. Ogni Chakra ha un preciso riferimento organico, di solito un sistema ghiandolare che si collega anche alle caratteristiche piscologiche e mentali che caratterizzano il Chakra. Esso è legato anche agli elementi ed alle caratteristiche dette guna, ha una rappresentazione simbolica precisa e complessa fatta di figure geometriche, deità visibili e nascoste, colori, suoni e loti che ne definiscono le caratteristiche e lo inseriscono all'interno del percorso dalla coscienza alla materia definito dalla filosofia Samkhia. Il primo Chakra è Moolhadara, situato in zona ano/osso sacro, rivolto verso il basso, legato all'elemento terra, al colore rosso, alle ghiandole surrenali ed al principio di sopravvivenza. Il secondo Chakra è Svadhistana, colore arancione, elemento acqua, posizionato in zona genitale e collegato alle gonadi, si relazione al principio del piacere e della riproduzione, alla sopravvivenza della specie. Il terzo chakrà è manipura, colore giallo, elemento fuoco, legato al sistema stomaco/pancreas/fegato è connesso alla produzione e gestione dell'energia e del potere individuale che ne consegue. Il quarto chakra è anahata, colore verde, elemento aria, legato fisicamente al sistema cuore-polmoni è connesso al superamento dei primi tre chakra inferiori di carattere individuale per aprirsi agli altri. |
Il quinto chakra è Vishuddi, colore blu, elemento etere (akasha) o campo energetico, legato al sistema gola-tiroide è connesso alla comunicazione, all'arte, alla relazione verbale ed alla creatività. Il sesto chakra è ajina, detto il terzo occhio, che è chiuso verso l'esterno e si apre all'interno, nella ricerca del sè profondo, si colloca nello spazio fra le sopracciglia. Colore viola, nessun elemento, legato alla ghiandola pineale ed all'evoluzione spirituale individuale. L'ultimo chakra, il setimo, sahsrara, è collocato al confine fra il corpo fisico e l'esterno, all'altezza del capo, in quella zona chiamata 'fontanella'. Colore indaco, ghiandola pituaria, si relazione al contatto con l'anima universale e si collega all'evoluzione spirituale nel suo senso più ampio. Come si vede da questa breve descrizione il sistema è complesso e comprende aspetti del corpo fisico, energetico e psicologico in modo molto ampio. Questi vortici energetici passano i diversi livelli del nostro corpo, detti Kosha e creano dei punti energeticamente rilevanti in ognuno di essi.